Il MARCA, Museo delle Arti Catanzaro, nato nel marzo 2008, è un polo museale multifunzionale dove possono convivere situazioni artistiche differenti, dall’arte antica al linguaggio contemporaneo. Questa caratteristica emerge anche dalle collezioni. Nelle nuove sale restaurate, al piano terra del museo, sono collocate in permanenza le raccolte di arte pittorica e plastica entrate a far parte del patrimonio della Provincia di Catanzaro a partire da un nucleo collezionistico già costituito tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento con opere di Antonello de Saliba, Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Andrea Cefaly e Francesco Jerace.
Un patrimonio che rappresenta il punto di partenza per un museo che guarda al futuro in base ad un progetto che si pone su più livelli direzionali dove le mostre dei maestri del dopoguerra si affiancano a quelle degli artisti dell’ultima generazione.
La collezione permanente d’arte contemporanea, in via di formazione, si porrà in stretto rapporto con le esposizioni e consentirà una rilettura complessiva dell’intero progetto. Una testimonianza significativa è rappresentata da China, il bar realizzato da Flavio Favelli nel 2008 appositamente per il museo in occasione dell’inaugurazione. Non manca nemmeno il bookshop realizzato da Alessandro Mendini. Tra i tanti progetti di arte contemporanea, è suffciente segnalare le personali dedicate a Alex Katz, Antoni Tàpies, Alessandro Mendini, Enzo Cucchi o la rassegna di fotografia e video Community. La ritualità collettiva prima e dopo il web a cui si è aggiunta la grande mostra sulla Berlino degli anni ottanta.
Il MARCA si pone come partner privilegiato di Intersezioni, il progetto di scultura contemporanea curato da Alberto Fiz che dal 2005 si svolge ogni estate al parco archeologico di Scolacium. Sino ad ora sono stati coinvolti Daniel Buren, Tony Cragg, Jan Fabre, Mimmo Paladino, Antony Gormley, Stephan Balkenhol, Wim Delvoye, Marc Quinn Dennis Oppenheim, Michelangelo Pistoletto e Mauro Staccioli. Accanto alle mostre temporanee, è stato realizzato, nella città di Catanzaro, il Parco Internazionale della Scultura, il primo del Mezzogiorno, dove tutti gli artisti che prendono parte a Intersezioni sono presenti in permanenza con testimonianze emblematiche entrate a far parte del patrimonio pubblico cittadino.
Il Parco Internazionale della Scultura si trova all’interno di una vasta area verde di oltre 63 ettari adiacente al centro urbano della città di Catanzaro. Si tratta di uno dei più significativi progetti di arte pubblica in ambito nazionale.
Il progetto è in progress e sino ad ora sono state collocate 23 opere. Tra i lavori esposti: Uomo e Ballerina(2005) di Stephan Balkenhol, Cast Glances (2002) di Tony Cragg, Concrete Mixer (2007) di Wim Delvoye,L’uomo che misura le nuvole (1998) di Jan Fabre, Seven Times (2006), l’installazione di sette opere realizzata da Antony Gormley, Testimoni (1998), l’installazione di quattro opere di Mimmo Paladino, Totem(2007) di Marc Quinn. Nel novembre 2009 sono state collocate Electric Kisses, le due installazioni di Dennis Oppenheim che evocano le antiche pagode e nel 2010 le due installazioni di Michelangelo Pistoletto I Templi cambiano-Terza Paradiso, una rivisitazione della classicità e Le sponde del Meditteraneo-Love Difference in 68 pietre colorate che si pone come luogo d’interazione tra le differenti culture. Tra le nuove opere che faranno il loro ingresso al Parco ci sono quelle di Mauro Staccioli e Daniel Buren.
Non solo, dunque, una serie di mostre temporanee in un luogo di particolare significato storico, ma la precisa volontà di creare una collezione pubblica organica che viva all’interno della realtà urbana in base ad un progetto di museo all’aperto che coinvolge direttamente il MARCA.
Fonte: Sito istituzionale Museo Marca