Politico – Sindaco di Catanzaro ( Catanzaro 6.6.1818 – 18.1.1910) Nato in una famiglia di fede antiborbonica, si affiliò alla setta segreta della “ Giovine Italia” di Catanzaro. Fu Sindaco della città nel 1874/76, all’epoca in cui era consigliere comunale Menotti Garibaldi, figlio dell’Eroe dei Due Mondi, ed ancora nel 1887. Rivestì per alcuni anni la carica di Presidente del Consiglio della Calabria e , nel Parlamento del Regno d’Italia, fu deputato nella IX legislatura (1875-1867) e venne nominato Senatore il 16 novembre 1876. Gli anni in cui fu sindaco di Catanzaro vengono ricordati per l’esecuzione di importanti lavori di utilità pubblica e di qualificazione del tessuto urbano, oltre che per la magnanimità e la saggezza che egli seppe infondere nella sua amministrazione. Il nome di Giuseppe Rossi è legato, per deliberazione del Consiglio Comunale del 1910, ad una delle massime istituzioni caritatevoli cittadine, quel Pio Istituto “ Orfanotrofio Municipale Maschile di Catanzaro “che venne fondato dal comune nel 1861 nell’ex convento dei Carmelitani e che per decenni accolse gli orfani poveri e di guerra. Attualmente la struttura ospita il Conservatorio musicale di Catanzaro. Giuseppe Rossi fu protagonista di un episodio caratteristico, accaduto il 31 agosto 1860 quando, si recò a Soveria Mannelli per incontrare il Generale Giuseppe Garibaldi. Era l’alba del giorno seguente al famoso disarmo delle truppe borboniche, comandate dal Generale Ghio, quando il Rossi chiese Garibaldi di recarsi a Catanzaro, dove la popolazione era ansiosa di accoglierlo festosamente e dì acclamarlo. Ma il condottiero aveva già deciso di proseguire la marcia verso Napoli e rispose con la famosa frase: << prima il dovere, poi il piacere >>.
Busto sito in Villa Margherita, Catanzaro