Patriota (Catanzaro 3.2.1816 – Napoli luglio 1881) Affiliato alla “Giovine Italia”, prese parte attiva ai moti risorgimentali e, nel 1848, fece parte del Governo Provvisorio. Perseguitato dalla polizia borbonica, fu costretto ad espatriare; sul suo capo fu messa una taglia ed i suoi beni furono confiscati nel lungo pellegrinare dell’esilio, che ebbe per tappe Corfù, Malta – dove fu iniziato massone nella Loggia palermitana “ I Rigeneratori” – ma anche Genova, Marsiglia, la Svizzera ed il Piemonte, visse insegnando filosofia e letteratura italiana. Nel 1849 si convertì al protestantesimo e si sposò in Francia col rito civile. Nel 1860 partecipò alla spedizione dei Mille e fu nominato prodittatore di Catanzaro. Nel primo Parlamento Nazionale fu eletto deputato ed è ricordato per l’impegno profuso nell’espletamento del mandato parlamentare ove si battè per gli interessi della Calabria e contro la pena di morte e combattè il potere temporale del Papa. Nei primi anni sessanta fu tra i fondatori della Loggia “Tommaso Campanella” all’obbedienza del Consiglio Supremo di Palermo. Scrisse, tra l’altro, “ Memorie e documenti da servire per la storia della guerra dell’Indipendenza italiana”.
Busto sito in Villa Margherita, Catanzaro