Nuccio Loreti è un artista, scultore del ferro che ha seguito le orme di altri catanzaresi entrati nella storia della città. Chi non conosce il maestro Saverio Rotundo detto “u Ciaciu” a Catanzaro?
Lui fu maestro riconosciuto dell’arte dell’abbandono e di creazioni artistiche in metallo. E come il maestro Rotundo, anche Nuccio Loreti sfrutta la sua esperta manualità nella lavorazione dei metalli amalgamandola con la creatività.
Nuccio Loreti apprende il mestiere di fabbro dal padre. Sin da ragazzino maneggia saldatrici, macchine da taglio, martelli e utensili vari, crescendo in un ambiente lavorativo artigianale che, a poco a poco, a partire dalla grande elica in ferro costruita a soli quattordici anni, tirerà maieuticamente fuori la sua voglia di creare oggetti.
Inizia con piccoli lavoretti artistici i cui soggetti spaziano da elementi naturali come piante e fiori e soprattutto animali, a oggetti i più vari e di uso comune, adatti alle richieste del design e dell’architettura.
Realizza, tra le tante opere meravigliose, una maestosa aquila dall’apertura alare di due metri e venti – costruita in due anni di lavoro difficoltoso e impegnativo – e che può certamente essere considerata la sua prima importante opera artistica.